Per ANPANA il 1° raduno nazionale delle nostre unità cinofile provenienti da varie Regioni è stato un successo.
Le prove di ricerca dispersi in ambito urbano “Mantrailing” hanno visto tra i protagonisti anche la conduttrice
Elisa con il suo cagnolone Ritmo che pur essendo sordo ha iniziato e portato a termine egregiamente il suo compito. D’altronde per fare ricerca non serve l’udito!
Sabato 5 marzo nel Comune di Santena (TO) dalle ore 9 alle ore 18 i gruppi piemontesi delle sezioni di Torino e di Cuneo; dalla Lombardia la sezione di Milano e dalla Emilia Romagna il neogruppo cinofilo della sezione di Rimini si sono incontrati e confrontati per condividere i metodi e le tattiche di intervento.
Spiega MINA Massimo Responsabile Nazionale dei cinofili di ANPANA e Vice Presidente Nazionale della Associazione – E’ il primo raduno di questo tipo per ANPANA e l’argomento trattato “Tecniche di ricerca dispersi in ambito urbano conosciute come Mantrailing” e stato sviscerato in tutti suoi particolari dalla torinese Erika BASSINO che è la nostra istruttrice Anpana di riferimento nazionale per questa tecnica di ricerca che ha seguito i cani brevettati in questa disciplina e gli operatori allo scopo di rafforzare l’affiatamento, lo spirito di squadra e best practice –
La giornata è stata molto intensa per le 8 unità cinofile di Anpana suddivise 5 al mattino e 3 al pomeriggio: l’argomento è stato introdotto con la valutazione dei rischi ”risk assessment” che gli operatori cinofili avrebbero potuto incontrare nello svolgimento degli esercizi ed è continuato con la pianificazione dei lavori della giornata sempre in crescendo con il coinvolgimento dei cani più esperti nelle ricerche più difficili.
MINA ha voluto mettere in evidenza che non c’è un metodo in assoluto corretto. Ci sono diversi cani e diversi conduttori e ognuno deve trovare il metodo più efficace per sé stesso. A questo scopo si crede molto nelle struttura del defusing e del debriefing che viene applicata regolarmente.
Con questi presupposti ha lanciato due messaggi: uno ai “team leader”, i tecnici cinofili del soccorso, che devono sì aiutare a costruire i fondamentali ma guardando sempre oltre per cercare il talento di ognuno e valorizzarlo.Sarebbe invece stupido appiattire tutti con un metodo univoco e con dei dettagli standardizzati difficilmente applicabili da ogni binomio. Devono guidare, spronate le unità cinofile a migliorarsi sempre con i cani e con le persone. Ovviamente ci sono dei requisiti basic che tutti devono mantenere e che vanno certificati con una certa periodicità, però bisogna poi costruire insieme un percorso di crescita utilizzando l’inclinazione di ciascuno in un contesto di ricerca reale piuttosto che in un altro.
Il secondo messaggio ha voluto essere uno stimolo per gli operatori delle unità cinofile che non devono frenare quell’attitudine, quella predisposizione che sentono vibrare dentro ma farla crescere in simbiosi con i loro cani. Sempre comunque rispettando e valorizzando anche le doti dei cani.
Conclude BASSINO – alla fine della giornata ci siè confrontati sulle tecniche e sulle possibilità di scambio competenze. Per alcuni dei cani e dei loro conduttori sono state le prime esperienze con la metodologia del mantrailing, ma se la sono cavata egregiamente portando a termine i compiti che avevo assegnato trovando sempre i dispersi e si sono divertiti nel mettersi in gioco al di fuori delle loro competenze abituali. –